IL TERRITORIO SI RACCONTA IN TOUR A SAN MARCO ARGENTANO CON IL PROFESSORE RINALDO LONGO

La prima esperienza de il “Territorio si racconta in tour” è stata veramente superlativa. Raggiungere San Marco Argentano, nonostante altre visite in precedenza, ha entusiasmato la troupe de “La Città del Crati tv”, che ha realizzato un documentario molto interessante. Eugenio Maria Gallo, Franco Veltri, Roberto Rose ed il sottoscritto, muniti di grande volontà per la promozione del territorio hanno raggiunto la cittadina Normanna con la sua torre che svetta e che rende il capoluogo tra la Valle del Crati e la Valle dell’Esaro un centro culturale sin dall’antichità. Ed è proprio nella storia della città che il gruppo, munito di telecamere, si affidano a guide intellettuali per scoprire le radici di un luogo esistente sin dall’era della Magna Grecia. L’incontro con il professore Rinaldo Longo avviene nella piazzetta adiacente la stupenda cattedrale vescovile, anch’essa svetta maestosa con il suo campanile e le campane accolgono con un rintocco a festa. Dopo i rapidi saluti ci si porta nel piazzale della piccola chiesetta dei Martiri Argentanesi, dove inizia la prima puntata di questo percorso che porterà gli ideatori del format a visitare e raccontare città attraverso penne che hanno scritto romanzi, libri di storia, poesie ed artisti, insomma una sorta di itinerante viaggiare mettendo in evidenza le bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali del territorio. Nel 44 dopo Cristo, secondo la tradizione, si consuma il sacrificio dei Martiri Argentanesi, Dominata, Viatore, Cassiodoro e Senatore, considerati tra i primi martiri della Cristianità. A ridosso del centro antico di San Marco, ha luogo il Santuario di questi Martiri, detto luogo Santo, Sono venerati nel mese di maggio. Le loro ossa si conservano in una teca interrata all’interno del Santuario. Leggende narrano di avvistamenti di un’enorme serpe secolare che si agirebbe nei luoghi del Santuario, a sua protezione. Gli ulivi intorno al Santuario presentano foglie di colore biancastro, segno della purezza del luogo. Format ideato e realizzato da la Città del Crati, associazione che vanta ben 640 iniziative per valorizzare il territorio e da Apollo Edizioni, casa editrice di Bisignano che ha sposato in pieno questa forma culturale di promozione. Eugenio Maria, Roberto e Franco, incalzano l’autore Longo, che ci ha fornito le prime informazioni teste scritte, che si presenta all’appuntamento corredato da tantissime pubblicazioni. Il professore noto come glottobiologo, è uno studioso sulla ricerca dei fondamenti biologici del linguaggio, ha in serbo tante sorprese. La prima è originario di Corigliano Calabro, poi trasferitosi a San Marco Argentano con la mamma per stare assieme alla sorella, ma il cordone ombelicale con la cittadina sullo Jonio non l’ha mai reciso, anzi ci mostra diverse pubblicazioni in vernacolo recitandone alcune poesie. La sua stabile presenza di vita sammarchese ha dato origini ad altre pubblicazioni, che sparse su un muretto, sono visibili all’obiettivo della telecamera che filma ogni momento degli intrepidi artigiani del sapere che mettono a dura prova l’interlocutore nei tempi tecnici, ma che con profitto illuminato intellettualmente riesce a tenere testa al gruppo e per questo il risultato finale è veramente entusiasmante. Ci si sposta presso la splendida villa comunale di San Marco Argentano, ben curata e tenuta nel tempo con piante secolari come spiega lo stesso Veltri esperto in botanica. C’è una sequoia, pianta gigantesca, sono pochi gli esemplari in occidente e San Marco vanta questa rarità, come due piante di Ginko biloba, una pianta gimnosperma, una specie ancora sopravvissuta della famiglia Ginkgoasceae, dell’intero ordine Ginkgoales e della divisione delle Ginkgophyta. E’ un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa nel Permiano e per questi è considerato un fossile vivente che ha resistito alla distruzione delle bombe atomiche di Nagasaki e Hiroshima. In questa villa ricca di verde, c’è anche una grande edicola votiva “La cappella” dedicata a San Francesco di Paola, nella quale il santo si recava a pregare. Visitando la Riforma, si ricorda che da giovanetto, il santo più conosciuto al mondo, per molto tempo ha soggiornato presso il convento. Il professore Longo ha scritto libri sul santo paolano ed ha ricordato dei miracoli che si raccontano durante l’edificazione del convento in quel di Corigliano. Da ogni discorso ci si arricchisce enormemente di conoscenza, segno che aver acceso i motori del pulmino che porta il gruppo nei luoghi in cui abitano gli autori di volumi, alcuni di questi molto rinomati, altri un po’ meno, ma che tutti hanno contribuito a creare un tessuto culturale che ben si è trasferito in quello sociale, difatti, ognuno di loro è molto conosciuto ed ha un peso rilevante nella comunità. Le foto di rito che immortalano questa prima uscita in cerca di cultura sul luogo non mancano. Si conclude con il salutare la prima puntata de il Territorio si racconta in tour, idea che in tanti ha suscitato molta curiosità anticipandone l’interesse a seguire la trasmissione che immagine dopo immagine ci farà conoscere la nostra terra attraverso gli occhi di chi la scrive, che chiameremo “ingegneri culturali” ed in qualche occasione la descrive. Il risultato più che incoraggiante prepara il gruppo ad una seconda visita ancora a San Marco Argentano per conoscere altri posti che la cittadina offre attraverso un nuovo autore, anche lui professore che ha incantato con i suoi romanzi pregnanti di verità, ma di cui ve ne parlerò alla prossima puntata, pardon, al prossimo articolo, invitando sempre i nostri lettori a sintonizzarsi su internet, iscrivendosi al canale de “LaCittàDelCratitv”, dove si potrà rivedere tutto il registrato per dare veridicità a quello che si sta raccontando attraverso questo pezzo che ha la sola la pretesa d’informare. Si va spesso nei territori per scoprire bellezza, gastronomia, architettura, ma quasi mai ci si sofferma di evidenziare i tanti scrittori che quotidianamente sono testimoni di una storia che va raccontata e che spesso è vissuta, ciò è la vera essenza di un format tanto diverso dagli altri che ripetitivi si possono seguire attraverso le emittenti locali.

Ermanno Arcuri