IL NATALE E’…

Per dare senso reale a questo Natale 2020, ci si deve immedesimare nei messaggini che si ricevono. E’ vero che ormai spopolano da diverso tempo, ma quelli di questo Natale in particolare sono veramente importanti non solo per scambiarci gli auguri, ma per essere terapeutici in un momento molto particolare che stiamo vivendo. Il prossimo 27 dicembre le prime vaccinazioni anticovid in Calabria. Saranno vaccinati 30 operatori dell’Annunziata di Cosenza e 30 dell’Asp e così anche nelle altre province, queste le prime persone da guardare con attenzione nei prossimi giorni e mentre l’anno più funesto della storia dopo la grande guerra è ormai alle porte, si spera in un 2021 più sereno e tranquillo. Ma l’umanità avrà capito che basta poco a mandare in frantumi tutto ciò che si è costruito? Dicevamo dell’estrosità dei messaggi che si ricevono e che poi ognuno si ingegna a restituire. Alcuni di questi diventano scontati e ripetitivi, come lo scandire dei giorni, ore e minuti prima della mezzanotte, ma tanti altri sono veramente esclusivi. Partendo da Cosenza con la “Terra di Piero” associazione di volontariato che è meglio di Babbo Natale confezionando 4 mila pacchi per i bisognosi, un gesto reale apprezzabilissimo, ci sono poi altri confezionamenti che portano allegria al tuo Natale. Questi sono gli auguri di Natale di progetto 2000, l’editore Demetrio Guzzardi, invia un “Cristoforo Santanna” del (XVIII sec. Natività di Gesù che si trova a Longobucco, paesino silano anche questo martoriato dal virus, in cui si legge: “In una grotta nasce il Salvatore del mondo, il Bambino Gesù, ma il mondo non se ne accorse; non lo seppero che Maria, Giuseppe e dei poveri pastori. Ma fu meglio così, tanto nessuno l’avrebbe creduto che quel bambino uguale a tanti altri bambini di questo mondo. Fosse il Re del cielo, il Cristo che gli ebrei aspettavano da tempo. Noi invece lo sappiamo (don Lorenzo Milani, Il Vangelo come catechismo). Le qualità professionali di Demetrio Guzzardi sono note a tutti, non sta a me elencarle, così come la sua vasta preparazione che a volte non si sa se è maggiore della sua alta eloquenza, tanto sa spaziare nello scibile con particolari che attraggono l’uditorio.  Alle tante foto più disparate che augurano un buon Natale, il collega giornalista professore Adriano Mazziotti la mette sull’arte con “La Natività dell’Arte”, un bel video in cui le note melodiose di Stille Nacht accompagno la visione, tra le proposte la “Cappella degli Scrovegni” a Padova oppure “Correggio” Gemӓldegaleria di Dresda, ancora “Ghirlandaio” presso la Chiesa della Santa Trinità di Firenze, solo alcuni esempi di creatività di un messaggio augurale. Vincenzo Abbruzzese accompagna “Le cose più belle della vita non si trovano sotto l’albero, ma nelle persone che ti stanno vicino nei momenti speciali” un Buon Natale che arriva dall’Azienda Agricola Biosila; e che dire delle tante clip che spopolano e vengono utilizzati da chi frequenta i social. C’è poi un nostro vanto calabrese, l’artista arbërëshe Pino Cacozza, cantautore che invia il suo augurio in lingua cantata, una vera chicca; c’è anche chi si sbaglia e nella concitata azione di inviare manda altre notizie non attinenti, ma sono cose che possono capitare. Un video toccante è quello inviato dalla mia amica Eliana Vetrò con “Ven, Señor Jesús, !MARANATHA!”, molto bello anche quello del prof Giuseppe Abbruzzo in cui si vede la Padia di Acri, centro storico illuminato con i suoi murales. Per non andare molto oltre e ce ne sarebbero tanti da sottolineare di auguri, mi soffermo a quello che ha suscitato in me la massima attenzione che è ciò che ha scritto l’amico Roberto Rose che merita la pubblicazione. “Sarà un Natale diverso per tutti – afferma Roberto Rose molto attento agli sviluppi sociali – Giorno di Festa si fa per dire. Sarà un giorno più sobrio, forse, religiosamente più intenso, più riflessivo…(spero). Il Natale ci fa pensare alla famiglia, agli affetti, all’attesa che Gesù nasca per poter, a mezzanotte, scartare i doni posti sotto l’albero, con le persone a noi più care. Parliamo di contatti umani, di affetti…che cosa grandiosa…! Il Natale mi fa pensare anche a chi, da bambini, eravamo abituati a far trovare loro, sotto il piatto del cenone, la letterina dei buoni propositi e, che ora non c’è più…Riappare nei miei ricordi un’espressione di mio padre in cui mi diceva di pensare sempre a chi sta peggio di noi per imparare a vivere meglio. La costruzione della nostra vita avviene gradino per gradino e che ogni tanto bisogna guardarsi dietro per mitigare le ambizioni assurde…Vorrei incontrarlo per un attimo e, attraverso un forte abbraccio, dirgli quanto saggio fosse stato il suo insegnamento e…quanto ci manca. Nel 2020, la possibilità di scambiarci un abbraccio ci è stata persino negata per via del Covid-19. I contatti con amici e parenti possiamo averli solo per telefono e/o per video chiamate. Questo è il progresso, questo è l’unico modo che ci è consentito per ovviare a questa restrizione “covid-19”. Credo che vivere il periodo natalizio con l’incubo e la minaccia di essere infettati non sia naturale…tutto assume un colore sbiadito, tutto è immerso in una incomprensibile nebbia, ogni sorriso è forzato e sotto tono, anzi coperto da una mascherina: è un periodo triste. In moltissimi casi non si riesce a condividere la gioia del Natale nemmeno nella stessa propria famiglia: tante sono smembrate per motivi di lavoro o studi. Facciamoci forza nella speranza che questo periodo buio passi in fretta per tutti…Apriamo i nostri cuori e chiediamo con fede, al nostro Bambino Gesù nascente, di essere vicino agli ammalati, alle persone sole e a tutti coloro che, in questo periodo soffrono; che ci doni la salute, la speranza e la pace di cui abbiamo bisogno…Buon Natale a te e famiglia”. L’amico Roberto ha avuto la capacità di centrare ogni aspetto sociale e religioso di questo Natale 2020 che nessuno dimenticherà tanto facilmente. Buon Natale a tutti i nostri cari lettori dal più profondo del cuore e continuate a seguirci non deluderemo la vostra curiosità con aspetti inconsueti di come si vive e si affronta la vita, questa vita terrena, per quella celeste c’è tempo per ricongiungerci a chi è nato questa notte ed è venuto per salvare l’umanità senza distinzione di classi, razza, lingua, religione. Impariamo a mantenere la tradizione del presepe e della natività, essa è una salvezza nel suo profondo significato!

Ermanno Arcuri