IL GEMELLAGGIO CON SANT’AGATA DI ESARO E BISIGNANO SI CONSACRA CON L’ACCENSIONE DELLA LAMPADA VOTIVA A SANT’UMILE

Lo scorso agosto la delegazione bisignanese si è recata a Sant’Agata di Esaro per il gemellaggio grazie alla figura di don Antonio Montalto che per 53 anni ha vissuto da pastore in quella cittadina dell’Esaro. Infatti, a lui si devono opere che restano per le generazioni future e l’insegnamento per i giovani ai veri valori, come lo stesso sindaco Mario Nocito ha affermato nel corso della cerimonia religiosa per l’olio da offrire al santo di Bisignano. Il guardino del convento di sant’Umile, padre Nilo, ringrazi la comunità dell’Esaro che ha offerto l’olio votivo per l’accensione della lampada che arderà per tutto l’anno con il santo a proteggere tutti noi e che possa intercedere per le due comunità gemellate. Scambio di doni tra i due sindaci, il primo cittadino di Bisignano regala una pergamena ed un bassorilievo, opera del M° Rosario Turco, che raffigura la colonnina sulla quale è inciso l’anno di costruzione del convento e sono trascorsi ben 800 anni. Mario Nocito ha, invece, regalato alla città di Bisignano una riproduzione del convento di San Francesco che don Antonio in parte è riuscito a recuperare nel corso degli anni perché venduto a privati. Lo stesso padre Nilo ha voluto omaggiare il primo cittadino di Sant’Agata con una riproduzione in argilla bianca che raffigura sant’Umile mentre prega e una brochure del viaggio ascetico, il tutto realizzato sempre dall’artista Rosario Turco. Momenti emozionanti che suggellano come attraverso una persona di chiesa, molto legato al convento della Riforma, ma che ha svolto la sua pastorale a Sant’Agata è possibile rinsaldare unioni durature. “Il gemellaggio fra i nostri due comuni – afferma il sindaco Fucile – è stato fatto nel ricordo di Mons. Antonio Montalto, bisignanese d’origine che ha svolto il suo ministero pastorale a Sant’Agata d’Esaro dal 1954 al 2007. La vocazione sacerdotale di don Antonio si è manifestata per la prima volta per sua stessa ammissione in un luogo tanto caro ai bisignanesi, il convento di San Francesco stimmatizzato, meglio conosciuto come convento della Riforma o di Sant’Umile”. Il sindaco Nocito rivolgendosi ai presenti ha dichiarato: “Per noi tutti è stata una guida autorevole. Don Antonio resterà nei nostri cuori e per chi non l’ha conosciuto restano le sue opere a testimonianza. Non mi stancherò mai di ripetere che don Antonio ha lasciato tutto sé stesso a Sant’Agata”. Si è così stabilito che le due comunità festeggeranno ogni anno in occasione della festa per San Francesco di Paola, patrono di Sant’Agata, e in quella di Sant’Umile, patrono di Bisignano. Affinchè due santi, attraverso un uomo di chiesa, possano agevolare la condivisione d’amicizia e di fraternità, condividere un percorso comune per migliorare socialmente il nostro territorio. Intanto nella giornata del 26 novembre si commemora il transito del santo bisignanese in cielo.

Ermanno Arcuri