IDEE COMUNI E SCARSA DISPONIBILITA’ AL CONFRONTO

Ci domandiamo come mai anche i Movimenti che sono sorti in Calabria non riescono a trovare la quadra e mettersi assieme, quasi tutti hanno le stesse idee e vogliono le stesse cose, per esempio come deve cambiare la politica calabrese. Intanto Pino Aprile presidente di “Equità Territoriale” fa saper in un comunicato. “L’annuncio del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dell’accordo con il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, è prematuro, perché dell’accordo si sta parlando, ma ancora non è stato definito; l’anticipazione dell’ex magistrato testimonia, però, della volontà di raggiungerlo presto e bene. Un’idea condivisa”. Lo ha detto Pino Aprile a commento delle parole del sindaco. Lo scrittore ha precisato che: “la candidatura de Magistris a presidente della Calabria sarebbe una occasione ottima, ove ci fosse accordo sul programma, per liberare la regione dalla morsa delle masso-mafie e del sistema di potere dei partiti che l’hanno sgovernata, spolpata e sottomessa, dando spazio a quell’ampia zona grigia fra malaffare, economia, politica e società (cosiddetta) civile che del marcio campa. La lotta a questo sistema corrotto e corruttivo non può essere lasciata solo alla magistratura, lo diceva già Paolo Borsellino. E il procuratore Nicola Gratteri ha più volte invitato la parte sana della Calabria a occupare gli spazi della società che lo Stato libera dal male con la sua azione repressiva. De Magistris alla Regione, Gratteri alla Procura possono essere il ticket decisivo. Ma può funzionare solo se si è chiari”. Precisa Pino Aprile: “Il M24A-ET, insieme ai gruppi civici con cui ha stretto accordi partecipa alle elezioni regionali nella certezza che la stragrande maggioranza dei calabresi sia vittima e non complice di quel marcio e attende solo l’occasione di poter riprendere le redini della comunità, togliendole a chi non ha combattuto le masso-mafie o addirittura ne è o ne è stato strumento. L’improvviso e clamoroso successo dei cinquestelle alle scorse elezioni politiche ne sono una chiara manifestazione. Con una serie di errori, e dimenticando chi aveva fatto del MS la prima forza politica italiana, i cinquestelle hanno dilapidato un patrimonio di consensi. Ma quella speranza di pulizia rimane. L’errore finale, per il MS sarebbe allearsi in Calabria con il Pd, corresponsabile, insieme al centrodestra, del disastro che la situazione della Sanità mostra. Il posto dei cinquestelle è con lo schieramento civico contro Pd e centrodestra. Non ha senso riproporre in sede regionale le alleanze nazionali, perché le situazioni sono completamente diverse. Sarebbe una scelta suicida. Lo schieramento civico è pronto ad accogliere, alla pari, liste dei cinquestelle, ma contro i partiti dello sfascio. E le persone perbene che hanno combattuto il sistema della masso-mafie all’interno dei partiti che hanno sbranato la Calabria, e della cui opportunità per continuare la loro lotta civile, e contro quel marciume. E non si parla di rivergionati che esserci andati a braccetto, si scoprono dissidenti”. Ragionamento che non fa una grinza che è uguale alle stesse idee di Carlo Tansi e del suo Movimento Tesoro Calabria. Come mai questi due movimenti non comunicano fra loro se gli obiettivi sono pari pari identici? Se lo domanda chi segue la politica e ne raccoglie non solo gli umori e le simpatie ma anche i progetti a medio e lungo termine.

Ermanno Arcuri