ECCELLENZE DI CALABRIA: MICHELE AFFIDATO

In quel di Crotone una giornata di settembre che resterà indelebile, che segna e descrive un percorso di vita, che riempie il cuore di speranza, che ti avvicina alla fede, che ti lascia dentro l’anima la gioia di vivere grazie alle creazioni umane che innalzano le capacità sino a sfiorare il sublime. Due temerari decidono di intraprendere un viaggio nella città di Pitagora, ricca di storia, che ha un fascino particolare nonostante le tante contraddizioni che si vivono quotidianamente in questo luogo come in tutta la Calabria. Quel fascino particolare nel visitare il castello, oppure impregnarsi della salsedine che un lungomare sa trasferire travalicando anche le difese della mascherina che oggi giorno è sempre più indispensabile per difendersi dal virus. Crotone si apre maestosa e quasi spavalda, dove si vive l’ebrezza del ritorno in serie A della locale squadra cittadina, ma c’è di più, perché la meta è un laboratorio dove sapienti mani sanno creare opere di incredibile valore. A dare vita a questa favola oggi più che mai è una realtà internazionale il M° Michele Affidato, orafo di professione, che materializza la sua geniale creatività in egual misura alla sua gentile accoglienza e si presta a foto di rito tra tanti oggetti d’oro e d’argento che illuminano quel percorso di cui dicevamo prima. E il dilemma continua nella risposta alla domanda: Eccellenza si diventa o si nasce? Certamente si affinano le intuizioni, si perfezionano gli insegnamenti, si misura la propria fantasia, ma nel proporsi e confrontarsi si scopre quel valore aggiunto che altri non hanno. Il M° Affidato nel suo laboratorio si muove leggero e incisivo come le sue parole che affondano radici profonde nel territorio, riuscendo a miscelare la storia locale con eventi nazionali ed internazionali. “Io ci sarò sempre” così si presenta ai due guasconi che ben presto lasciano la loro spavalderia ammaliati dalla bellezza degli ori lavorati al pari della dimensione del suo creatore che non lascia traccia di superiorità, ma dell’umiltà intrisa nel personaggio, che gli altri ne riconoscono l’immensità di un mondo in cui si plasma le varie bellezze che diventano universali e riconosciute. Sono queste le prime impressioni che un artigiano orafo mostra a chi ne resta folgorato dalla personalità, dal carisma, dalla sensibilità, dalla disponibilità, dal calore umano. Si è vero, esistono Eccellenze che fanno grande un territorio come Pitagora, la città di Crotone esprime anche l’orafo dei Papi: Michele Affidato. “Rimango ancora incredulo pensando a questo bellissimo percorso che Qualcuno forse aveva già scritto per me…” - lo scrive Michele Affidato nel suo libro “I nuovi diademi della Vergine di Czestochowa” , grazie alle creazioni realizzate dal maestro orafo per il 300° anniversario della prima incoronazione, storia dei diademi e del gemellaggio tra i santuari di Jasna Gòra e Capocolonna. Dedica tutto questo “A Colei che mi ha dato la gioia che il mio sogno divenisse realtà e alla mia famiglia dedico questo mio lavoro”. Si esprime così il M° Affidato nel suo libro che leggo con appassionato vigore per trovare in esso la dimensione di cultura in me carente e temperare il vivo bisogno di colmare le lacune. Nella lettura si avvia il percorso indicato dall’autore, attraverso le foto si sintetizzano le emozioni, con le parole il dominio del raro che stilizzato si identifica e materializza. Il M° Michele Affidato è autore di eventi prestigiosi, ma è anche collaboratore delle migliori idee che incentiva e non ne smorza l’entusiasmo, ne coltiva l’amore puro da un percorso mariano e valorizzare il territorio che è radice, fonte del bisogno di identità. Il racconto di Michele Affidato inizia così: “Tutto cominciò da uno sguardo ricco di dolcezza e di forza insieme, da un sorriso, come lo sguardo, dolce e forte, da una voce ora tonante ora vibrante: quelli di Giovanni Paolo II. Le nostre strade si sono incrociate più e più volte, in Vaticano ma non solo. E’ lui il filo rosso che mi ha portato a Maria di Czestochowa, attraverso il cui volto, come in un gioco di dissolvenze, rivedo quello di Maria di Capocolonna. Volto a me carissimo quest’ultimo per tanti motivi: perché da sempre molto vicino alla vita della Chiesa, da tantissimi anni membro del Comitato organizzatore del mese mariano, perché più volte ho offerto le mie cure artistiche e infine perché come tutti i crotonesi, sento di essere Suo figlio”. Bastano queste parole per immergersi nell’apoteosi cosmico di un amore, quel sentimento che Dio ha regalato a tutti gli uomini, ma che solo alcuni ne sanno innalzare il divino significato. La lettura attenta del racconto-libro, stampato dalla tipografia Vaticana, ritempra spirito e corpo, invita alla meditazione scoprendo pagina dopo pagina luoghi e personaggi in esso dipinti da Affidato, termina con Papa Francesco che benedice i diademi realizzati per la Madonna Nera di Polonia. Come in quel disegno di percorso che qualcuno aveva scritto per l’artista creativo Michele Affidato, come lui stesso sottolinea, ci sembra che anche per noi in visita al suo laboratorio-bottega in un preciso momento era scritto da qualche parte per farci vivere il giusto riconoscimento della cittadinanza onoraria che il Comune di Caccuri riconosce oggi 23 settembre 2020 a Michele Affidato e Nicola Gratteri, magistrato e saggista italiano, anche lui figlio illustre di questa mamma Calabria che ci accomuna e unisce tutte le divergenze e le contrarietà. E così come la nostra associazione di Valle Crati ha voluto premiare nel 2010 il dott. Gratteri e nel 2013 il M° Affidato, in coro si unisce alla gioia di questo riconoscimento che si intreccia con il Premio Letterario Caccuri alle fasi conclusive. Ripartendo dalla cultura e che è nato “da un sogno: fare innamorare una regione, un Paese intero, di un luogo senza tempo e con tanta storia Caccuri”.

Ermanno Arcuri