Ritorna il campionato dopo la sosta delle nazionali. La decima di ritorno dai risultati sorprendenti. Il Cagliari subisce il Chievo a Verona, ma poi trova tre reti che archiviano la pratica infilando Stefano Sorrentino che a 41 anni continua a giocare e divertirsi. Riprendere dopo la sosta è sempre difficile per tante società che hanno molti giocatori impegnati nelle rispettive compagini, vedi anche l’infortunio del mitico Ronaldo, che per un guaio muscolare deve saltare tutte le partite prima di affrontare l’andata di champions ad Amsterdam. In Cagliari risale in classifica aspettando al sardegna Arena la Juventus, mentre i bianconeri all’Allianz Stadium è sempre più nel nome di Kean. L’Empoli gioca bene per i primi 45’, per ben due volte sfiora la rete, mentre la Juve gioca a rilento. Prima di scendere in campo si infortuna anche Dybala al polpaccio e mister Allegri non lo rischia, quindi, entra in mischia Betancur. Nella ripresa gli juventini rientrano con più decisione e con Mandzukic sfiora la rete per la grande parata del portiere. Poi è Bernardeschi che colpisce la traversa e sfiora la rete ancora una volta, ma ci pensa Kean a segnare dopo appena tre minuti dalla sua entrata in campo. E’ Mandzukic che di testa offre la palla al giovane Kean che infila e decide la partita. Lo stesso numero 18 della Juventus si fa parare un tiro che avrebbe portato alla seconda segnatura. Questo ragazzo è sempre più che mai nel suo momento migliore, segna in nazionale e segna nella Juventus, mentre Alex Sandro è stato il peggiore dei bianconeri, con Spinazzola che entrato in campo ha fatto la differenza. L’Udinese con il nuovo coach Tudor supera il Genoa di Prandelli, che dopo la vittoria sulla Juve si ferma ad Udine e Prandelli prenderà dei provvedimenti per le scaramucce negli spogliatoi di alcuni suoi giocatori. Il match della serata di sabato vede la Sampdoria battere il Milan. Basta una rete ed una “Paperumma” per conquistare tre punti importanti per la classifica della Samp. La sconfitta del Milan che segue quella nel derby manda in tilt l’ambiente rossonero. Resta in quarta posizione il Milan, ma ci sono altre squadre che inseguono da vicino ed il rischio c’è di quel posto che serve per andare avanti nella coppa che più conta che è la champions. Leonardo critica l’operato dell’arbitro, ma non basta il forcing del Milan nel finale di partita per giustificare la sconfitta, mentre la Samp ha giocato molto bene trovando anche una traversa con Quagliarella. A Parma la sfida tra i ducali e l’Atalanta. Vanno sotto i bergamaschi, ma si riprendono immediatamente trovando anche due reti del capocannoniere Zapata, che porta in alto la Dea e insegue quel posto in champions. L’analisi della classifica mette in prima pagina la Juventus non solo per i 78 punti, ma perché ha il migliore attacco con 60 reti e migliore difesa con 19 gol incassati. Da questi numeri si comprende perché la Juve ha fatto il vuoto dietro di se. Da segnalare anche le 60 reti segnate dall’Atalanta, attacco prolifico che compete con quello juventino. Un risultato eclatante è il Napoli di Ancelotti che sbanca l’Olimpico. Non c’è pace per i giallorossi, con o senza Ranieri, con o senza Di Francesco con cambia nulla. La Roma di quest’anno più volte ha dimostrato che in una stessa partita riesce ad essere diversa, in alcuni momenti più forte in altri veramente fragile. La componente societaria ne ha le colpe maggiori e rischia molto questa Roma, che dopo anni di champions e di incassi si dovrà accontentare di una Europa Leaugue, ma anche di questa coppa diventa difficile farne parte. Il Napoli fa la sua partita e surclassa la Roma, segna e risegna sino a fare un poker e per la prima volta Ancelotti riesce a battere Ranieri. Ironia è che a far notizia è meno la vittoria del Napoli e più la sconfitta della Roma, che fa incavolare i tifosi giallorossi. La Roma è sesta in classifica, superata dall’Atalanta che mostra più personalità, senza dimenticare Lazio, Sampdoria e Torino che sono vicinissimi, i posti disponibili anche per la coppa di ripiego non sono molti e si rischia di fare a meno dell’Europa il prossimo anno. Ancelotti incassa i tre punti e ringrazia, segnano Milik e Mertens, punti di forza degli azzurri, squadra a -15 dalla Juventus che si prepara per l’Arsenal. Tra Fiorentina e Torino è un pari, un gol per parte, ma ciò di cui si parla molto è dell’arrivo per il prossimo anno a Firenze di Eusebio Di Francesco, andrà via Pioli. La Spal è corsara a Frosinone ed inguaia i ciociari. Alla Spal serve molto questa vittoria approfittando della sconfitta dell’Empoli in attesa del risultato del Bologna, perché la permanenza in serie A si gioca al limite di qualche punto. Il Bologna supera per 2-1 il Sassuolo. Partita elettrizzante nei minuti di recupero. I felsinei in vantaggio di una rete si vedono raggiunti proprio nei minuti di recuperi. A questo punto ci so aspettava il panico in casa bolognese, invece, ancora qualche minuti ed il Bologna ritorna in vantaggio e con i tre punti conquistati lascia per la prima volta il terzultimo posto. Anche in basso la classifica si modifica. Al Chievo e Frosinone, ormai da attendere solo l’aritmetica per decretare la B, c’è l’Empoli che prende il posto del Bologna e si delinea una dura lotta tra Empoli 25 punti, Bologna 27, Udinese 28 e Spal 29, in quattro punti ci sono ben cinque squadre per un posto in cadetteria. Il partitone della settimana si gioca al Meazza, l’Inter ospita la Lazio. Più che la bella partita l’importanza sono i punti in classifica. l’Internazionale deve consolidare la terza posizione, mentre la Lazio di mister Inzaghi deve sfatare il fatto di perdere contro le grandi e proprio in questa gara lo fa con una rete di S. Milinkovic Savic che segna al 12’. L’internazionale per tutto il resto della partita ha faticato e cercato il pari, anche con una rete annullata, ma alla fine ci rimette i tre punti Spalletti e fa una figuraccia davanti al proprio pubblico. La classifica parla chiaro tutto resta invariato tra le due milanesi, ma ancora una volta i nerazzurri perdono una grossa occasione pur senza Icardi. La statistica parla di 7 tiri in porta dell’Inter e 5 della Lazio, ma a centrare la rete sono i laziali che portano a casa tre punti importanti in vista del forcing per un posto in Europa e le squadre in corsa sono tante a questo punto del campionato. L’Inter sprecona non basta Keita e spreca l’ottima occasione capitata nei minuti iniziali. La Lazio restituisce la sconfitta dell’andata, nonostante il risultato la squadra di Spalletti offre una buona prova di carattere ma non riesce a rimontare lo svantaggio. Spesso in difesa i laziali portano a casa la vittoria ripartendo al momento giusto in contropiede. Il posticipo della 29^ giornata si chiude la Lazio che ride e l’Inter che si lecca le ferite.
Ermanno Arcuri