Corso ed esercitazione per volontari Aib a Morano De Bartolo e Feoli: «Doveroso esserci e contribuire con ogni mezzo»

Conclusa sabato e domenica scorsa a Morano, area San Bernardino, la prima fase del progetto Pollino Future, finanziato da Fondazione Con Il Sud e riguardante la formazione delle squadre di volontari Aib (Antincendio boschivo).

 Diversi e provenienti da diverse zone della Calabria e della Basilicata i soggetti presenti. Ai quali, prima di immergersi nelle lezioni teorico/pratiche predisposte dai promotori, ha rivolto un saluto il presidente dell’associazione Lipambiente ODV,Cosimo Covelli, partner del programma insieme al Parco Nazionale del Pollino e ad altre associazioni del territorio, tra cui Anpas (soggetto capofila, rappresentato dal presidente Egidio Ciancio). Covelli ha, inoltre, pubblicamente ringraziato l’Amministrazione comunale di Morano, in particolare il sindaco Nicolò De Bartolo e il consigliere Geppino Feoli, per la sensibilità mostrata verso una problematica, quella dei roghi estivi, purtroppo sempre attuale - è più che mai vivo il ricordo della nefasta estate del 2017 le cui ferite hanno lasciato segni indelebili al patrimonio boschivo - e per aver concesso all’organizzazione l’indispensabile supporto logistico.

 L’idea è di tutelare il territorio mediante l’ausilio di nuove metodologie che consentano il monitoraggio in tempo reale delle aree, attraverso un’applicazione telematica in dotazione ai vari sodalizi coinvolti nella sistema di prevenzione. E’ previsto, tra l’altro, un secondo stadio operativo con test specifici diretti alle scuole e, in generale, a tutti i cittadini che vorranno cooperare agli avvistamenti tramite App e segnalare alle forze dell’ordine eventuali malefatte di incendiari in azione. Insomma vita dura per i piromani. Saranno, inoltre, via via coinvolte tutte le organizzazione di volontariato attive nel settore protezione civile, tra le quali il Gruppo Speleo del Pollino, che anche in occasione del corso Aib ha reso disponibili uomini e mezzi.

 «Riteniamo sia nostro dovere essere presenti e contribuire con ogni mezzo quando in gioco c’è l’interesse della comunità», affermano il sindaco Nicolò De Bartolo e il consigliere Geppino Feoli. «Vogliamo continuare a fare la nostra parte, come negli anni scorsi, affinché si inneschi un processo culturale che conduca alla consapevolezza del rischio e al dovere di difendere la nostra casa comune. Come dire, ognuno faccia la propria parte. Nella prevenzione e nella repressione del fenomeno. Dobbiamo e vogliamo essere costruttori di legalità e promotori di un rispetto pieno dell’ambiente e delle risorse naturali. Ben venga, pertanto, l’impiego di tecnologie evolute che velocizzino gli interventi di avvistamento e spegnimento del fuoco. Grazie, pertanto, a quanti quotidianamente, in silenzio, lavorano per il bene di tutti».