CONOSCIAMO MEGLIO LE “FRECCE TRICOLORI”

Meritano un approfondimento le “Frecce Tricolori”, vanto della nostra Italia. Unici al mondo sono l’esempio di unione di un Paese sempre diviso su tutto che sa farsi male da solo. Qualche anno fa mi trovavo a documentare un raduno di piccoli aerei nella piana di Sibari. In tanti i piloti provenienti da tutta Italia, per fare un po’ di spettacolo si alzano in volo uno stormo guidato da una donna che ha deliziato con delle coreografie in cielo veramente eccezionali. Per fare sensazione una scia di fumo bianco e tanti applausi da chi con il naso all’insù ammirava queste belle piroette. Questa breve riflessione mi porta a pensare alle Frecce Tricolori dell’Aeronautica Militare Italiana, unica al mondo, che sorvolando i cieli italiani in questo periodo di lockdown ha unito il Paese da nord a sud, emozionando l’intera popolazione dello Stivale. La bandiera nazionale è sempre unificante, offrono uno spettacolo sensazionale che, finalmente, tutta Italia ha potuto ammirare. Mi vengono in mente le parole del presidente degli USA Tramp, che ha celebrato l’Italia attraverso la statua di Cristoforo Colombo che resta sul piedistallo mentre altre vengono abbattute per eliminare quel razzismo che l’America non riesce a superare dopo tanti anni. L’unificazione degli stati non ha superato quella distinzione tra neri e bianchi. Questo per dire che c’è sempre bisogno di qualcosa che possa unificare tanti pensieri, tante speranze, tantissime emozioni. Le Frecce Tricolori è l’esempio unificante che l’Italia celebra ogni qualvolta sfrecciano sui cieli del mondo. Proviamo ad approfondire meglio: il nome ufficiale è 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, è la Pattuglia Acrobatica Militare Italiana, nata nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica stessa di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti. Un gruppo che dal 1961 esiste, ha base all’aeroporto di Rivolto (UD), il Comandante è il Tenente Colonnello Gaetano Farina, il Capoformazione è il Maggiore Stefano Vit, il Solista il Maggiore è Massimilano Salvatore. Gli aerei utilizzati sono 10 Aermacchi MB-339PAN (9 in formazione ed 1 solista). Sono la  pattuglia acrobatica più numerosa al mondo e il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie della durata di circa mezz’ora, le ha rese famose e riconosciute come una delle migliori pattuglie aeree acrobatiche a livello internazionale, compiendo acrobazie tutto l’anno. La prima scuola di volo acrobatico venne fondata nel 1930 all’aeroporto di Udine-Compoformido per iniziativa del colonnello Rino Corso Fouger, comandante del 1° Stormo caccia. La prima formazione consisteva in cinque Fiat C.R.20 e già l’8 giugno 1930 alla prima manifestazione aerea, chiamata “Giornata dell’Ala”, questi aerei si esibirono in una “bomba”, una figura analoga alla bomba attuale. Dopo l’inevitabile parentesi del periodo 1939-1945 la pattuglia acrobatica fu sciolta e si riformò nel dopoguerra, anche se non ufficialmente inquadrata come pattuglia acrobatica. Fu infatti il 51° Stormo equipaggiato con aerei statunitensi P-51D Mustang ed inglesi Spitfire MKIX, il primo ad esibirsi con le Spitfire all’aeroporto di Padova nel settembre 1947. L’entusiasmo di questi piloti venne presto seguito da alcuni loro colleghi del 5° Stormo, che formarono un’altra pattuglia acrobatica basata su aerei Spitfire. Nel 1950 si formò una pattuglia chiamata “Cavallino Rampante”, nel 1953si istituì il “Guizzo”. Questa unità partecipò riscuotendo notevole successo a vari show in tutta Europa, grazie anche al ritorno della manovra acrobatica chiamata “bomba”. Dopo un anno di successi, questa nuova pattuglia acrobatica cedette il passo alla rinata Cavallino Rampante ed ai suoi nuovi F-86E Sabre, che inizieranno l’attività il 19 maggio del 1957 all’aeroporto di Torino Caselle raggiungendo l’apice con l’esibizione al salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget.tante vittorie artistiche derivarono anche dal fatto che, per la prima volta in Italia, si usò un apparato generatore di fumi bianchi, con i quali le figure acrobatiche vennero messe particolarmente in risalto. Nel 1959 fu anche ricostituita la formazione dei Getti Tonanti equipaggiata con F-84F, la cui livrea verrà modificata nel 1960 con cinque cerchi della bandiera olimpica in occasione dei giochi della XVII Olimpiade tenutesi a Roma. Verso la fine del 1960 il maggiore Mario Squarcina, leader dei Diavolo Rossi fu incaricato dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare di costituire la Pattuglia Acrobatica Nazionale (P.A.N.) composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica Militare. Il 28 agosto 1988 la PAN fu protagonista dell’incidente di Ramstein, in cui persero la vita tre piloti e 67 spettatori. Perirono in quell’occasione il capitano Giorgio Alessio, il tenete colonnello Mario Naldini e il tenente colonnello Ivo Naturelli. Nel 2010, come riconoscimento per i 50 anni delle Frecce Tricolori, la casa automobilistica Pagani Automobili ha realizzato una serie limitata in tre esemplari della supercar Zonda, chiamata appunto Pagani Zonda Tricolore, con livrea in carbonio a vista blu, cerchi dorati e una bandiera tricolore sul cofano anteriore. Un MB-339 delle Frecce Tricolori è ospitato sulla portaerei USS Intrepid, portaerei statunitense adibita a museo aeronavale nella città di New York. Ci sarebbe tanto ancora da scrivere e raccontare. Ho cercato di sintetizzare al massimo dalle ricerche di notizie, per dare ai nostri lettori un quadro quasi completo di ciò che vediamo sui nostri cieli. Non nasce per caso, ma ore ed ore di prove consentono la perfezioni di questi piloti e dei loro aerei che ci rendono orgogliosi di essere italiani.

Ermanno Arcuri