CHAMPIONS PRIMO ATTO

Prima di pensare alla finale di maggio 2019 che si giocherà a Madrid capitale della Spagna e soprattutto della “casa Blanca” di quel Real che ha vinto quindici coppe e le ultime tre di fila, c’è da pensare ai turni preliminari. Ai nastri di partenza in questa edizione sono quattro le formazioni italiane, alla Juventus, Napoli e Roma si aggiunge anche l’Internazionale che di coppe se ne intende per averle vinte in passato. A san Siro, il Tottenham di Kean, che seppure imbottito di riserve fa sempre paura per la velocità in cui giocano gli inglesi. Lo scorso anno proprio il Tottenham ha creato non pochi problemi alla Juventus, proprio per questo l’Inter è chiamata a disputare una partita superlativa. Ci riesce solo nel finale, sotto di un goal a Milano, gli ultimi dieci minuti di partiti sono fatali agli inglesi che si vedono in parità dopo una rete stupenda dell’attaccante Mauro Icardi e poi ultimo minuto subiscono la rete che fa trionfare i nerazzurri che incamerano i primi tre punti in un girone molto difficile. Una vittoria importante, scaccia crisi, perché i nerazzurri in campionato vanno a corrente alternata. Non è la stessa gioia dei tifosi nerazzurri per i napoletani, il Napoli contro la Stella Rossa non va oltre il pari. Nessun goal ed un gioco che fa rimpiangere il “sarrismo”, considerata un’occasione mancata dal mister Carletto Ancelotti. Ma ciò che fa più notizia in coppa è la disfatta della Roma a Madrid. Sconfitta netta con tre reti di scarto, dopo che il Real ha costruito una decina di palle goal, la squadra di Di Francesco si è mostrata debole e molto cambiata rispetto allo scorso anno che proprio in questa coppa si è esaltata sfiorando la finale. Nulla è perduto, perché nel girone se ne qualificano due, ma ciò che è emerso è la fragilità della Roma, che durante l’estate ha venduto i suoi pezzi migliori. La notizia che ha fatto il giro del pianeta è l’espulsione di Cristiano Rolaldo a Valencia. La Juventus supera alla grande il primo ostacolo, ma deve compattarsi dopo aver subito il cartellino rosso diretto di Cr7 da tutti ritenuto esagerato ed incolpevole. Una svista dell’arbitro di linea, che ha condizionato la partita, con i bianconeri che seppure in dieci sono risusciti ad espugnare Valencia con dure rigori all’attivo ed uno parato dal portiere ospite che mette in chiaro la diversa consistenza delle due squadre in campo. Ai pianti di Ronaldo per l’espulsione, la prima in champions, la netta sensazione che malgrado tutte le avversità, l’infortunio di Kedira e di Douglas Costa nelle fila della Juventus, la formazione di mister Allegri risponde bene ed inizia il percorso coppa con il piede giusto. La Juve ritorna con i tre punti molto sudati, se si tiene conto dell’antisportività dei tifosi del Valencia che per tutta la notte precedente alla partita hanno cercato di non far riposare i giocatori della Juve. Sui più qualificati giornali italiani si leggono alcuni articoli dove firme importanti scrivono di psicologia, di un Ronaldo che piange e che resta bambino perché gli hanno tolto il giocattolo. Lasciamo fare i psicologi a chi ne ha titolo, perché non dire più sinceramente che ha pianto perché voleva dimostrare di essere il numero uno e non l’ha potuto fare per un errore macroscopico arbitrale. Il bilancio del primo turno delle italiane in coppa può dirsi positivo a metà. Juve ed Inter vincono, pareggia il Napoli che doveva fare di più, perde malamente la Roma su un campo difficilissimo. Non c’è tempo di rilassarsi, perché il campionato è lì pronto e si giocherà anche a metà della prossima settimana, un tour veramente devastante se non si è pronti a quel turnover di qualità per tenere il passo in più competizioni.

                                                                      Ermanno Arcuri

                                                                      ermanno.arcuri@tiscali.it