CHAMPIONS OTTAVI DI FINALE LE ITALIANE TUTTE SCONFITTE

Siamo entrati nel momento più caldo in cui dagli ottavi di finale si decide chi deve andare avanti e diventare le prime quattro squadre europee. Come sono andati i risultati? Pessimi per le italiane, tre su tre le sconfitte. La Juventus la scorsa settimana sconfitta ad Oporto in Portogallo, ma dal risultato che si può ribaltare; sconfitta in casa dall’Atalanta con il Real Madrid per un solo goal di scarto e con una partita quasi interamente disputata in dieci e con tante recriminazioni; disastro Lazio all’Olimpico battuta dalla regina d’Europa e del mondo di club il Bayern Monaco che ha dilagato. Sulla Juve abbiamo già scritto, è necessario rimarcare solo il clamoroso rigore negli ultimi minuti ai danni di Cristiano Ronaldo che se assegnato e realizzato sarebbe stato pari, invece, è necessario impegnarsi e ribaltare la sconfitta (2-1), ma giocando da Juve e non facendo solo i comprimari. Detto questo i biancocelesti di Simone Inzaghi giocano timorosi e sbagliano tanto. La prima rete baverese nasce da un errore come ha commesso lo stesso Bentacur tra i bianconeri, errore che ha scatenato la furia tecnica avversaria. Un primo tempo da dimenticare. Il Bayer chiude i primi 45 minuti forte di uno 0-3 tranquillo che lo proietta alle semifinali. E’ vero c’era un rigore netto per la Lazio non dato, che avrebbe cambiato poco la partita se non il risultato, perché i tedeschi hanno dato dimostrazione che basta aumentare il ritmo e che sarebbero arrivati in porta, lo dimostra anche l’autorete del capitano laziale, a nulla serve la rete della bandiera anche se bella dopo azione manovrata. Finisce 1-4 ed il ritorno in Baviera sarà veramente dura contenere i panzer tedeschi. A Bergamo succedono tante cose che condizionano la partita. Il rosso a Freuler dopo appena 17 minuti che ha condizionato tutto. Si lamenta a fine gara Giampiero Gasperini, molto nervoso in questi periodi, ha ragione sul richiamo a Casimiro in area atalantina, meritava un giallo sacrosanto per simulazione e sarebbe stato il secondo e quindi si sarebbe ritornati in parità numerica. La Dea resiste sino all’86, ci pensa il difensore Mandy con un buon tiro dalla distanza a decidere il match. Questo goal e la vittoria del Real in trasferta complica molto le aspirazioni di passare il turno come lo scorso anno dell’Atalanta. Poi c’è l’infortunio a Zapata che ha lasciato il campo, entra Ilicic, ma anche lui viene sostituito per un battibecco con Gasperini. Una mossa sbagliata in un momento sbagliato. Ciò fa intuire che qualcosa si è rotto in casa Atalanta, Gasperini detta legge e per alcuni giocatori la cosa non va giù, così come è successo con Gomez. Il Gasp deve darsi una calmata se non vuole rompere totalmente il giocattolo appena incollato dopo la cessione al Siviglia del capitano e uomo simbolo della Dea per molti anni. C’è anche da dire che il Real era incerottato, mancavano 6/7 titolari e così Zidane può respirare aria buona e sperare in un ritorno a Madrid con il passaggio del turno. Per la Dea c’è bisogno di una clamorosa impresa come è successo a Liverpool lo scorso anno, ma dal nervosismo che regna in casa Dea ci sembra poco probabile, perché sta venendo a gallo un secondo caso alla Gomez. Chi sbaglia? Giocatori o allenatore? Se poi analizziamo i tiri in porta il Real ne ha fatto 4, mentre la Dea neppure uno, così il possesso palla risulta in netto vantaggio per i madrileni. Bisogna leggerla bene la partita, anche se ogni incontro è diverso e può succedere tutto. Dopo le sconfitte delle italiane, c’è da registrare che non è più l’Atletico Madrid di Simeone di qualche anno fa. Il fattore campo senza pubblico condiziona l’Atletico e perde in casa con il Chelsea. Finisce 0-1 e il nuovo tecnico Tuchel dimostra che ha ben registrato la squadra che fa entrare solo in corsa Kantè e Pulisic che erano dei titolarissimi. Il Manchester City di Guardiola da corsaro sbanca e mette sotto il Borussia M. Le reti sono di Silva e Jesus che aveva segnato prima e annullato la rete. Riepilogando i risultati il Liverpool va a vincere a Lipsia 0-2, il PSG fa una striscia a Barcellona con 1-4, pur mancando di alcuni titolari come De Maria e Neymar, il Boruussia Dortmund vince a Siviglia 3-4 e come sappiamo la Juve è stata battuta dal Porto 2-1. Sulla base di questi risultati, tenendo presente che ogni partita fa storia a se, il Liverpool forte del vantaggio della vittoria in trasferta e di due reti è sicura al 99% di passare il turno. Per il Barça poche speranze a Parigi Mbappè insegna dopo la tripletta di Barcellona portando a casa il pallone. Un po’ in bilico il ritorno a Dortmund, un 10% di possibilità per passare contro il forte Borussia e soprattutto Haaland che in Spagna ha realizzato una doppietta. Altra partita in bilico sarà quella dell’Allianz Stadium. La Juventus è chiamata alla remundata che è affidata a Cr7, ci riuscirà per non finire come lo scorso anno con il Lione? Il Chelsea è in netto vantaggio sul proprio campo con l’Atletico, ma mai fidarsi di Simeone, un goal di vantaggio non è proprio il massimo. Atalanta più per situazione interne che non la forza dell’avversario è chiamata a fare il miracolo, ma al Real non sembra così difficile superare anche sul proprio terreno la formazione italiana. La partita del City non avrà storia ed avrà ragione sicuramente dei tedeschi che hanno già fatto molto raggiungendo gli ottavi dopo aver eliminato l’Inter. Insomma dopo il primo turno di andata le semifinaliste sono ormai in dirittura d’arrivo, ci sono solo due incognite da chiarire per il resto vanno avanti le squadre più forti. C’è da domandarsi, ma le italiane sono attrezzate per scalare l’Europa al di là degli arbitri che non aiutano anzi…la difformità di valutazione della classe arbitrale italiana e quella europea sembra anche questa un macigno per le italiane.

Ermanno Arcuri