“CASTROVILLARI/ PIANA DI CAMMARATA E LA SUA VOCAZIONE AGROALIMENTARE. NEL CONVEGNO DEL KIWANIS L’AFFERMAZIONE DI UN PATRIMONIO GRAZIE A UOMINI E DONNE CHE SI PRODIGANO E CHE NON POSSONO FARE A MENO DI SINERGIE A SOSTEGNO”

Insieme si può…sostenere, sviluppare e tutelare meglio il territorio, con le sue vocazioni identitarie, dando dignità a ciò che si è ereditato. E’ il messaggio consegnato martedì sera, 22 gennaio , dal convegno del Kiwanis Club, organizzato, nella sala consiliare del palazzo di città di Castrovillari, con il patrocinio del Comune, in collaborazione  con il Circolo Culturale di “Cammarata”, piana dove insistono tante intraprese di uomini e donne legate alla Terra.

Proprio queste, espresse in un bel video realizzato dall’imprenditore Vincenzo Alfano e richiamate nel tema affrontato “Il settore agroalimentare di Cammarata: stato dell’arte, potenzialità, innovazione”, hanno dato il senso e le ragioni dell’evento per la crescita dell’enorme patrimonio, fondamentale per una nutrizione (non solo) , e quindi salute, che non può prescindere da prodotti buoni che solo la qualità ambientale assicura e certifica.

A declinare tali motivazioni gli interventi programmati ed aggiuntisi, concordi tutti sulla valenza- da salvaguardare- degli elementi in gioco e sul loro utilizzo rispettoso e responsabile, a partire dai luoghi, come ha tenuto a precisare, tra l’altro,  in apertura Vincenzo Veltri, cerimoniere del Kiwanis e moderatore dell’approfondimento, prima del saluto ai presenti da parte del suo presidente Graziano Garofalo.

Centrato sulla stessa necessità il contributo del Sindaco, Domenico Lo Polito, che nel porgere anche lui il saluto dell’Amministrazione ed il ringraziamento ai soggetti presenti, per l’attenzione che viene profuso sull’esistente e da imparare, ha affermato la portata di tale ricchezza e la grossa opportunità che dispiega- per la capacità di tanti-  con le numerose peculiarità nell’area di Cammarata, sostanziale nel comprensorio per ciò che esprime. A rafforzare l’importanza di un lavoro sinergico pubblico-privato tra i soggetti per la vocazione potenziale di questa, ricca di biodiversità,  il vice presidente del distretto agroalimentare Mario Caligiuri a cui ha aggiunto maggiori motivazioni Antonio Genovese, presidente Coldiretti dell’Ufficio di Zona, il quale, nell’esaltare le specificità agroalimentari che presenta il territorio, ha  sollecitato anche la necessità che enti e istituzioni accompagnino questo bisogno imprescindibile di evoluzione e cooperazione dei veri interpreti con una rete più efficiente di servizi e una dedicata per il credito.

Solo questo impegno diffuso, integrato e partecipato, per Fulvia Michela Caligiuri, amministratrice della Sezione Latte dell’Azienda Torre di Mezzo, può rendere più  propulsive le esperienze in atto, bisognose di supporto anche per trasportare i propri prodotti nei mercati nazionali ed esteri nonché creare percorsi utili ad accostare-maggiormente- le nuove generazioni al mondo agricolo, espressione questo – ha precisato- di attenzione idrogeologica e qualità ambientale. Proprio questa è ritornata con forza nella relazione conclusiva di  Luana Gallo presidente della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”- direttore scientifico del master in Green Economy, dieta mediterranea e sostenibilità ambientale- nonché docente all’università della Calabria presso il dipartimento di ecologia, biologia e scienze della terra.  E’ lei che a partire dal ruolo e significato della Dieta Mediterranea, tra tradizione, storia e cultura, ormai iscritta nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, e quindi bene dell’Unesco, ha rilanciato, legandola a quanto era stato richiamato, la funzione determinante di un ambiente intatto per il cibo (quello che indica la dieta mediterranea tra verdure , legumi, olio, cereali, frutta,ecc.) basilare per una buona salute.

A rafforzo di ciò hanno preso la parola dal pubblico il medico Ferdinando Laghi e gli imprenditori Mario Caligiuri e Leonardo Golia, richiamando, così,  l’importanza dello sviluppo eco-sostenibile dell’area di Cammarata (del suo futuro) che, per ciò che contiene e rappresenta nel contesto agricolo regionale e per la quantità di prodotti che invia all’estero, deve essere difesa, con una sinergia di collaborazioni ed azioni tra pubblico e privato, da eventuali aggressioni e, quindi- è stato detto -,da chi potrebbe essere interessato a farne un ambito per lo smaltimento dei rifiuti (…tra le sottolineature anche una di Alfano perché gli imprenditori agricoli fossero sostenuti nello smaltimento specifico). Da qui, comunque,  l’esigenza di atti per l’adeguata valorizzazione della piana e dei prodotti locali, vera risorsa.

L’Ufficio Stampa del Comune di Castrovillari

(g.br.)