Un volume curato da Giuseppe Giglio vuole rappresentare una rassegna storico-artistica di beni ecclesiastici custoditi nei conventi dei frati Minori di Calabria. Un libro meraviglioso e ricco d’immagini, che ci racconta tutti i conventi francescani in cui i Minori operano da secoli, come quello bisignanese di sant’Umile, San Marco Argentano, Petilia Policastro, Cutro ed altri sparsi su tutto il territorio regionale. L’autore afferma: “attraverso lo scorrimento delle pagine – precisa Giuseppe Giglio – si può avere un orientamento sicuro dell’importanza di questo patrimonio che custodisce una secolare testimonianza dell’arte della nostra regione”. Il corposo libro si presenta con più di 380 pagine e tantissime immagini, che raggruppa tutte le bellezze di ambienti in cui la preghiera è sinonimo di scelta per avvicinarsi a Dio. Stampato e rilegato dalla Rubbettino dal titolo”Capolavori d’arte nei conventi dei Frati Minori di Calabria”, pagina dopo pagina, partendo dal Cantico di Frate Sole di San Francesco d’Assisi, si passa ai contributi d alcuni frati che raccontano dipinti, strutture, ambienti, come quello di Terranova da Sibari, per capire un mondo religioso di fraternità, che ha vissuto in sintonia con le comunità, spesso divenendo fulcro e guida di conoscenza ed insegnamento, cosa che avviene a tutt’oggi, non solo per i fedeli e pellegrini, ma anche per chi apprezza che con la loro vita i frati hanno annunciano l’amore di Dio e servito la gente di questa terra. Il ricco volume è un contributo alla storia del francescanesimo in Calabria, alla conoscenza di conventi, patrimonio storico di questa regione che sa esprimere attraverso le opere le arti un bene prezioso. E così si passa dal convento di Rende a quello di Cosenza, da Pietrafitta a Mesoraca, Stalettì, Badolato, Tropea, Catanzaro sino a Reggio Calabria. C’è da ammirare l’arte pittorica, scultorea, marmorea, lignea, argentiera e orafa, reliquari e tessuti, un libro che ci fa comprendere l’organizzazione e la vita dei frati Minori, quanto è importante la bellezza dell’arte che è sempre viva e che aspetta di essere ritrovata, custodita e promossa. Il buon odore della carta appena stampata, consegna ai lettori il profumo delle stagioni, per immergersi in un racconto più vero e più intellettualmente onesto della Calabria. Le ampie immagini raffigurate aiutano a presentare luoghi dall’atmosfera di silenzio e preghiera, ma anche di aggregazione e cultura. Un itinerario attraverso i secoli alla luce della spiritualità francescana, un approfondire il santuario della Santa Spina di Petilia, il convento di sant’Antonio di Padova di Terranova da Sibari, il convento della Riforma di Bisignano, il convento dell’Ecce Homo di Mesoraca, non sono che degli esempi di un percorso ancora oggi percorribile. Attraverso questo volume non solo bellezza, ma ricchezza di opere che sono visibili, ne sono un esempio la modellatura dei tanti crocifissi custoditi nelle cappelle.
Ermanno Arcuri