BISIGNANO: STORIE DI VITE VISSUTE

“Storie di vite vissute delle prime emigrazioni”, è un libro scritto in tedesco da Delio Miorandi, un arzillo 83enne, laureato in sociologia, nato a Rovereto in provincia di Trento. E’ in Calabria e Bisignano in particolare, per promuovere il suo libro, ma, soprattutto, per incontrare tanti calabresi che hanno avuto bisogno di questa figura istituzionale della Caritas una volta scesi dal treno con destinazione Germania. Delio, si è sempre preoccupato di inserire nel mondo lavorativo e di aiutare nei bisogni le tante persone di ogni nazionalità in cerca di fortuna. La difficoltà della lingua, non conoscere usi e costumi del luogo, non è stato un problema grazie proprio a quest’uomo che racconta nel suo libro ogni particolare. Ha subito conquistato la comunità bisignanese, persona eclettica e sensibile, dal linguaggio diretto, un grande affabulatore. Ha visitato il cimitero comunale portando un fiore ad ogni emigrante conosciuto. E’ stato ricevuto dal sindaco, Francesco Lo Giudice, che ha voluto regalargli un cavallino rampante in ferro battuto dell’artista Giannicola Baffa, in segno di amicizia e riconoscenza. Nei loro discorsi un progetto che porterà l’istituzione lì dove si sono e si stanno distinguendo i bisignanesi in Germania. Lo stesso primo cittadino ha partecipato alla presentazione del libro, sottolineando la diversità dell’emigrazione di un tempo con la valigia di cartone e quella di oggi. Ad organizzare l’evento culturale, l’assessore Alessia Prezioso, mentre Gino Esposito ha ospitato il personaggio ed è stato il tramite per la sua venuta in città. A moderare il convegno il giornalista Rino Giovinco, hanno partecipato in qualità di testimonial, Sergio Miglio, che ha tracciato le difficoltà di una vita vissuta in Venezuela, dal semplice sfottò se la nazionale di calcio perde, mentre qui da noi si da poco peso alla sconfitta. Tra il pubblico ad applaudire Delio Miorandi, molte persone che hanno lavorato in Germania e che oggi sono rientrati nei luoghi d’origine. Al dibattito ha preso parte l’assessore Prezioso e l’insegnante Erwin Pirri, a lui sono state affidate analisi e sintesi di un libro che avrà presto una pubblicazione in lingua italiana. Comunque, al centro dell’attenzione l’eccentrico personaggio Miorandi, che non solo sfida gli anni con intensa lucidità, ma che percorre ogni anno migliaia di chilometri per recarsi in quei posti dove risiede l’amico del sud. Quasi si commuove nel descrivere le condizioni di fragilità psicologica e di natura ambientale di chi era alloggiato nelle stesse baracche che sino a prima della fine della seconda guerra mondiale erano abitate dagli ebrei. Delio, ha avuto riconoscimenti in Germania, ma anche in Italia dal presidente Sergio Mttarella, riconoscendogli il qualificato e valido sostegno di infinita solidarietà  verso gli emigranti della prima generazione. Le emozioni si susseguono ad ogni dettaglio, “Antonio” è quell’emigrante che fugge da una situazione precaria e rurale per raggiungere l’industria, la meccanizzazione, contribuendo a far diventare grande una nazione come la Germania messa in ginocchio da una guerra perduta. “Antonio”, quindi, rappresenta l’Italia fuori dall’Italia.

Ermanno Arcuri