BISIGNANO SETTIMANA CRUCIALE PER LA MAGGIORANZA

E’ iniziata una settimana cruciale per l’esecutivo guidato da Francesco Lo Giudice. I giorni scorsi hanno dato una elevata accelerazione di sfiducia verso questa maggioranza, che da quattro anni è insediata sulla Collina Castello. La nota che i contagi per fortuna stanno diminuendo, ma bisogna tenere alta la guardia perché sono ancora tanti i positivi e le persone in quarantena, non porta granchè di sollievo, perché giunge impetuoso il comunicato dell’ex vicesindaco, Graziano Fusaro, che si colloca di fatto all’opposizione. Di questo trambusto in seno alla maggioranza annunciavamo da tempo le insofferenze che oggi maturano a tal punto da costringere il sindaco Lo Giudice a cercare dei responsabili nel gruppo di minoranza per concludere questa legislatura. Infatti, con la collocazione all’opposizione del Fusaro, i numeri non ci sono più che possono reggere questo esecutivo e intanto si sprecano le note trasmesse sia da un Pd che chiede responsabilità a tutti e non vuole essere immischiato nella triste vicenda del dissesto: “ci saremmo aspettati lo stesso atteggiamento da chi ha ricoperto un ruolo da protagonista – fa sapere il commissario del partito Rosario Perri – fino all’epilogo dell’altra sera. Si poteva chiedere una verifica della maggioranza in consiglio comunale”. Ma cosa ha determinato la situazione incandescente che sta attraversando la maggioranza oggi? Alle orecchie del sindaco Lo Giudice giunge notizia che circola una richiesta di sfiducia dalla minoranza e di un consigliere di maggioranza e così lo stesso sindaco dirama un comunicato in cui si appella ai consiglieri che hanno preferito il bene della città e dei bisignanesi con l’invito di decidere assieme come affrontare questo periodo rischioso “rendendoci disponibili fin da subito a mettere in discussione il nostro mandato – afferma il sindaco Lo Giudice – e rivedere le nostre posizioni, al solo ed esclusivo fine di superare questo momento emergenziale”. Mano tesa verso chi vuole portare avanti questa legislatura messa in crisi dalla decisione di appellarsi alla sentenza della Corte dei Conti che ha rigettato il ricorso fatto a suo tempo con il piano di risanamento finanziario dell’Ente. “Non nascondiamoci dietro un dito” tuona Graziano Fusaro che sino a qualche giorno fa ha ricoperto un ruolo fiduciario di questo stesso sindaco, che rimanda al mittente l’illazione di essere lui a far parte dei firmatari della sfiducia. “Dopo mesi di totale silenzio assordante – tuona Fusaro – sulle problematiche che stanno attanagliando la Città il Sindaco in prima persona trova finalmente il tempo di scrivere una nota che fa trasparire tutto il suo timore di dover abbandonare la poltrona che occupa”. Parole dure e minacciose pur restando disponibile ad un pubblico confronto, ma collocandosi all’opposizione. Ovviamente se queste parole fossero giunte da tempo certi errori commessi dalla maggioranza si sarebbero potuti correggere, il fatto è che questa maggioranza ha accusato gravi divergenze sin da subito non escluso lo stesso ex vicesindaco nominato per due volte, mentre si navigava a vista e Francesco Lo Giudice non è stato con il polso fermo a far rigare tutti in coerenza con le promesse in campagna elettorale. Ora siamo giunti al punto di non ritorno, ci sono troppe incongruenze da una parte e dall’altra a danno esclusivo di questa comunità, la politica che doveva cambiare il tutto non ha cambiato nemmeno se stessa. E allora cosa succederà? In questa settimana cruciale Lo Giudice deve trovare una maggioranza con i numeri, ci sarà qualcuno disposto della minoranza a non far commissariare l’Ente ad un anno dalle prossime amministrative? Ci saranno questi responsabili? Se lo chiedono i cittadini che vivono già i seri problemi della pandemia e che ora a scoppio ritardato sono costretti anche a seguire le “bisbocciate” di chi si era proposto a voltare pagina da una politica stantia, mentre nel pantano ci sono finiti proprio quei giovani che sono stati cambiati dagli eventi.

Ermanno Arcuri