BISIGNANO: LA CALABRIA CHE VUOI E FORZA ITALIA INCALZANO L’AMMINISTRAZIONE DOPO IL SEQUESTRO DI DUE DEPURATORI

A metà marzo, i Carabinieri Forestale di Acri avevano posto sotto sequestro gli impianti di depurazione di “Macchia Tavola” e “Macchia dei Monaci” con conseguente sanzione amministrativa e la “denuncia all’Autorità Giudiziaria di amministratori comunali e gestori dell’impianto per i reati di attività di gestione illecita di rifiuti, distruzione e deturpamento di bellezze naturali e scarico sul suolo in area vincolata”. La vicenda era finita addirittura su scala nazionale attraverso un servizio realizzato al TG1 di prima serata. Del caso ora si occupano “La Calabria che vuoi/FI Circolo di Bisignano” che, in una nota parlano di depuratori “inutilizzati e che sversano acqua non depurata nel fiume”. Da qui le considerazioni per un  “danno al nostro territorio, soprattutto ai cittadini che vivono principalmente di agricoltura riscontrando numerosi problemi nella vendita dei prodotti, vista la non curanza del territorio”. Da qui una serie di domande: “Le fogne non depurate dove sfociano? In quale torrente? In quale fiume? E con l'acqua di questi fiumi e torrenti cosa si annaffia se non i prodotti agricoli che troviamo sulle nostre tavole? Ci pare che nel territorio di Bisignano ci sia un alto tasso di malattie tumorali, dipendesse da questo?”. Fino a concludere col dato politico dove diventa “emblematica la totale assenza dell'amministrazione comunale e soprattutto dall'assessore preposto che di molti di quei agricoltori ne ha avuto il consenso. Oggi tutte queste aziende agricole e singoli agricoltori si ritrovano da soli senza nessun appoggio e nessuna tutela da parte delle istituzioni”.

                                                                                                          Rino Giovinco