BISIGNANO IL PRESEPE PIU’ BELLO E’ DI EUGENIO GROCCIA

Il fascino del presepe ha colpito ancora una volta. In questo periodo così difficile con il virus che morde, è ritornato a fare tante vittime in Italia ed anche in Calabria, Bisignano mostra le sue ferite con tanti contagi e moltissimi in quarantena. Forse, anzi, sicuramente qualcosa di più andrebbe fatto per arginare questa piaga che neppure la terza dose di vaccino riesce a risolvere completamente. Ritornando alla vita normale, quella che fa esprimere la fantasia, la bravura e le capacità artistiche dei bisignanesi, un plauso va fatto al Palio di Bisignano della presidente Clara Maiuri, che da molti anni ha creduto in questo veicolo di amore, fede, tradizione, che si chiama presepe. Frutto, quindi, di lungimiranza e di una buona organizzazione per condurre in porto un successo complicato in questo periodo così difficile. Il Centro Studi a causa della pandemia è stato costretto a valutare le creazioni tramite fotografie e video, in questo modo la commissione ha potuto valutare. A vincere su diciannove concorrenti e ben 27 presepi in concorso, è stato Eugenio Groccia, statue di Lando-Maronduzzo di 13 centimetri. La premiazione si è svolta il giorno della Befana. Che sancisce l’arrivo dei Re Magi al cospetto di Gesù, presso il Comune di Bisignano. Il sindaco, Francesco Fucile, ha consegnato un Bambinello a grandezza naturale al vincitore, il quale così si è espresso: “Cercherò di spiegare in poche parole la mia opera – afferma Eugenio Groccia – la realizzazione dei miei presepi viene effettuata con materiali poveri, di riciclo, come il polistirolo, gesso e qualche volta sughero. Ho utilizzato una semplice pittura muraria per i colori e le sfumature, in questo caso mi sono ispirato ad un tempio in rovina. Lo scenario principale vede Maria e Giuseppe che si sono fermati utilizzando un carretto abbandonato per riposare insieme al piccolo Gesù. Ogni volta che realizzo un presepe parto da un’ispirazione che man mano si fa sempre più precisa, ma non inizialmente. Mi faccio trasportare dalla mia immaginazione cercando di prendere spunto da ogni singola emozione”. Eugenio, dice di non essere bravo con le parole, invece, è stato abbastanza esaustivo e questa passione che dura da dieci anni tempra e lo fa star bene. Nei prossimi giorni saranno consegnati gli attestati ai partecipanti. Una tradizione che replica lo stile e la formazione cristiana insita in chi crede che questa forma d’arte è sempre meglio di tante altre più moderne che non si ispirano ad un avvenimento storico così ben conosciuto anche da chi non è cattolico. Il fatto di riciclare del materiale fa venire in mente l’artista Mario Sposato, nativo di Acri e residente a Crotone che realizza delle sculture fantastiche, anche di grosse dimensioni con materiale che raccoglie per le vie, cioè tutta roba che ad altri sembra da buttare. Il primo cittadino Fucile, riconosce non solo le capacità dell’artista, anche perché lui stesso in anni passati ha partecipato alla stessa iniziativa, come appassionato del presepe, se ne ricordano alcuni di stupenda fattura, infatti nel 2001 è stato dichiarato dal Centro Studi "fuori concorso" con diploma d'onore, ma anche perché, specie in questo periodo difficile, sono questi i veri segnali di continuità, di ricerca dello spirito religioso che ci appartiene e che non solo è patrimonio della comunità, ma sa essere guida ed indirizzo per far crescere la qualità di vita cittadina in cui è protesa la neo amministrazione.

Ermanno Arcuri