BISIGNANO: ENTRA NELLA SUA FASE OPERATIVA LA COMMISSIONE STRAORDINARIA DI LIQUIDAZIONE. DEVE RECUPERARE CIRCA 20MILIONI DI EURO

L’organo straordinario di liquidazione, chiamato a sanare i conti in dissesto del Comune, è entrato nella sua fase esecutiva.   La commissione straordinaria di liquidazione, formata dal dottor Giorgio Chambeyront che la presiede e dai componenti dottoressa Lorena Mastroianni e dal dottor Emilio Dante Martino, si era già insediata lo scorso mese di ottobre ma, dal primo gennaio scorso è entrata nella sua fase operativa. Con una nota che porta la firma dei tre commissari, vengono invitati i creditori del comune ha presentare istanza entro il termine di 60 giorni a partire dalla data del 10 gennaio giorno di affissione all’albo pretorio. Nella nota ci si rivolge a “chiunque ritenga di avere diritto a presentare nelle forme consentite dalla legge, un’istanza in carta libera indirizzata all’Organo Straordinario di Liquidazione del Comune di Bisignano, corredata da idonea documentazione” a comprova del credito. La commissione, seppure straordinaria, è un organo del Comune, finalizzato all’interesse pubblico generale ed opera in posizione di autonomia e totale indipendenza dalle strutture dell’Ente è perfino legittimata a sostituirsi agli organi istituzionali nell’attività propria della liquidazione.  Lo scorso mese di luglio, il Commissario Straordinario Regina Antonella Bardari, con i poteri del Consiglio Comunale, aveva dichiarato il dissesto finanziario per il comune di Bisignano.   Visto che il consiglio comunale, prima di essere sciolto, il 26 marzo scorso aveva approvato il bilancio di previsione 2021, “gli ulteriori adempimenti e relativi termini iniziali propri dell’Organo Straordinario di Liquidazione, sono differiti al 1 gennaio 2022”. Per quanto rilevato dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti “sotto ogni aspetto amministrativo-finanziario, ne consegue che la situazione debitoria dell’Ente è rilevante”. Infatti, il dissesto sfiora i venti milioni di euro. La relazione allegata alla delibera che dichiara il dissesto è impietosa e parla di “considerevole ricorso ad anticipazioni di tesoreria nei limiti massimi previsti”, sul piano delle entrate “ha una bassissima capacità di riscossione soprattutto per ciò che concerne il recupero dell’evasione” ed inoltre le misure adottate nel piano di riequilibrio “non hanno trovato riscontro nelle risultanze amministrative-contabili”.

                                                                                                           Rino Giovinco