BISIGNANO: ALL’USO ANTICO PER MANTENERE LE TRADIZIONI

Una splendida giornata quella di domenica scorsa dedicata in modo particolare, presso il Grill Taverna, ad un raduno che ha messo in campo più di novanta suonatori di antichi strumenti. Ad organizzare l’iniziativa l’associazione “All’uso antico”, costituita da giovani che non vogliono si disperdano le tradizioni locali e per questo hanno richiamato un sacco di persone provenienti da molti paesi per vivere il carnevale in serenità ed allegria. I convenuti hanno potuto ascoltare dall’antropologo, ricercatore sulle tradizioni e scrittore, professore Eugenio Maria Gallo, un mini convegno in cui si è parlato del maiale, del processo d’uccisione che avveniva un tempo, della lavorazione della stessa carne, del fatto che diventava sostentamento per tutto l’anno. Un ricordo che solo chi ha una certa età porta con se, mentre tanti giovani non conoscono. La recitazione in versi rigorosamente in vernacolo di Eugenio Maria Gallo, ha introdotto una giornata ricca di tanti episodi, come il pranzo a base di maiale, festa che un tempo si condivideva con amici e parenti. Sul tavolo tutti i piatti tipici e per finire anche i dolci. Insomma una sorta di revival che ha portato al Grill Taverna molte persone provenienti anche da Laino Borgo, ognuno si è esibito con i vari strumenti. Organetti e tamburelli, zampogne e fisarmoniche, chitarre battenti e classiche, c’era di tutto per scatenare balli e canti. In pista gente inaspettata, che nella vita sono professionisti, ma che il carnevale lo hanno voluto trascorrere proprio “All’uso antico”. Il successo della manifestazione si registra dalle parole del presidente dell’associazione, Matteo Dodaro, che ha accolto gli ospiti presentando i componenti del gruppo e spiegando le finalità che si prefiggono giovani per la maggior parte universitari. Tra un piatto calabrese, polpette e sugo di carne di maiale, broccoli di rapa fritti e suffritto di maiale, tutti a ballare sfrenate tarantelle. E’ questa la seconda edizione ed il successo è stato garantito proprio dalla partecipazione e dall'accoglienza degli organizzatori. Già si parla di organizzare ancora meglio il prossimo anno, di introdurre dei momenti che possano maggiormente incentivare alla partecipazione e dimostrare come con poco, ma con le idee giuste, si può riscoprire le nostre origini in modo intelligente, interessando sia i più anziani che i giovani.

Ermanno Arcuri