BIANCA LAURA GRANATO AUTOREFERENZIALITA'

«Ci attacca solo per propagandare un proprio convegno, il logorroico consigliere comunale di Catanzaro Giuseppe Pisano, che con ferma autoreferenzialità continua a fantasticare su argomenti di grande interesse pubblico». Lo afferma, in una nota di replica, la senatrice del Movimento Cinque Stelle Bianca Laura Granato, che aggiunge: «Su Giovino avevamo già rimarcato la distanza tra la nostra linea e quella della maggioranza di Sergio Abramo, quindi non ci ritorno. Sull’Agenzia delle Dogane, non c’è stato alcun trasferimento di sede da Catanzaro a Reggio Calabria, dunque Pisano parla a se stesso. Se gli piace, prosegua fino alla noia». «In merito – scandisce la parlamentare 5stelle – all’azienda ospedaliera unica di Catanzaro, per cui Pisano usa d’ufficio la parola, impropria, “integrazione”, il consigliere ha chiarito un punto politico dirimente: con i propri alleati difende gli interessi del policlinico universitario, ma non quelli dei catanzaresi, che sono la nostra unica preoccupazione». «Noi – sottolinea la senatrice – non siamo affatto contro la costruzione di un nuovo ospedale a Catanzaro, su cui possiamo discutere in ogni momento, sedendoci a un tavolo istituzionale da cui emergano le vere risorse utilizzabili e la loro effettiva provenienza. Siamo invece contrari – spiega la parlamentare 5stelle – all’operazione dell’allora commissario Massimo Scura, avallata dal silente governatore Mario Oliverio, grazie alla quale la vecchia politica ha approvato una legge regionale farlocca, con l’obiettivo di utilizzare fondi pubblici a vantaggio del policlinico universitario, che non è della Regione e, pur se ne ha ricevuto circa 100milioni oltre quanto consentito dalle norme, a Catanzaro non ha mai garantito l’assistenza dovuta». «Nell’ipotesi che a Catanzaro serva un presidio ospedaliero nuovo, si valuti – conclude Granato – di realizzarlo per il solo Pugliese-Ciaccio, che finora ha assicurato l’emergenza-urgenza e la cui intensa attività è valsa, ribadisco, all’accreditamento delle scuole di specializzazione universitaria, a beneficio esclusivo dei potentati dell’Università locale».