AMMINISTRAZIONE COMUNALE SETTIMANA CRUCIALE

E’, forse, l’ultima settimana di vita di questa amministrazione. Il sindaco, Francesco Lo Giudice, dovrà confermare o meno le dimissioni. I 20 giorni previsti dalla legge scadono il prossimo 13 giugno, sino a quella data l’attuale maggioranza sta cercando di allargare il numero al sostegno che manca. C’è anche da sottolineare che la stessa prefettura di Cosenza ha intimato che entro 20 giorni dalla notifica venga convocato il consiglio comunale per ratificare la bocciatura della Corte dei Conti riguardo al ricorso presentato sul dissesto. Un dissesto che ha origini lontane, che questa maggioranza, a guida Lo Giudice, non è riuscita a ripianare come avrebbe voluto, ma imputare tutte le colpe a questo esecutivo non è corretto, perché i conti non tornano da diverso tempo, lo sono da almeno da due legislature passate. I movimenti politici sono già attivi, il municipio come al solito sembra un fortino da conquistare, ma chiunque avrà questo privilegio-mandato da parte degli elettori, non solo troverà le casse comunali abbastanza svuotate, ma anche con tanti debiti e problemi dovuti non solo al dissesto. Fra qualche giorno, quindi, si saprà se Francesco Lo Giudice avrà trovato la quadra si una nuova maggioranza allargata, oppure abdicare definitivamente prima del tempo con l’arrivo del commissario. E’ una settimana che si rivela cruciale per la città, che se fa registrare un tasso di positività al Covid-19 in ribasso (i dati ufficiali pubblicati si fermano al 28 maggio con 8 positivi e 15 in quarantena), la situazione desta sempre molta preoccupazione. L’attività amministrativa fa registrare la pulizia straordinaria del cimitero, “un luogo sacro – lo afferma l’assessore Pierfranecso Balestrieri – che abbiamo avuto sempre a cuore nonostante le enormi carenze sia dal punto di vista finanziario che personale”. E se Forza Italia di Bisignano fa notare che in tanti rischiano di non beneficiare del superbonus 110%, richiamando i responsabili amministrativi a rimuovere la norma prevista nel psc che blocca l’accesso al bonus, lo stallo politico sembra non avere quel sussulto sperato sino a definire nuove alleanze per portare avanti la legislatura. Il fatto che sulla vicenda dimissioni del sindaco, neppure il Pd locale che appoggia questa maggioranza non si è espresso pubblicamente, in verità l’ha fatto in altre occasioni ed anche anticipando i tempi, risulta abbastanza strano. Se rientrassero le dimissioni c’è sempre la spada di Damocle sull’Esecutivo guidato da Lo Giudice per ciò che riguarda la Corte dei Conti e il dissesto, quindi, la questione politica sembra proprio navigare in acque molto agitate. I problemi spinosi non mancano come quelli dei dipendenti della casa di riposo che vantano delle mensilità. C’è da auspicare che la maturità nel rinnovo consiliare, che normalmente dovrebbe avvenire nel 2022, possa innescare un esame di coscienza da parte degli elettori, domandandosi che se questa maggioranza è improponibile a causa anche del dissesto, quanti altri consiglieri o aspiranti tali, presenti e passati, ne sono stati compartecipi di questa situazione deficitaria dell’Ente? Nessuno vuole prendersi la propria responsabilità, ma i cittadini hanno l’obbligo di pretenderla da chi ha eletto.

Ermanno Arcuri