AMANTEA PROTESTA “PAURA DEL CONTAGIO”

La stupenda cittadina tirrenica ha un grosso problema che è quello di dare ospitalità a dei migranti. Sono tredici persone per lo più bambini che sono stati portati durante la scorsa notte in un centro di accoglienza in pieno centro cittadino. Non è per non accogliere i migranti che si mobilita la popolazione che chiude la statale tirrenica per molte ore, ma per il fatto che queste persone risultano contagiati dal Covid-19. Tre di loro con febbre alta sono stati trasportati in ambulanza in ospedale. La paura del contagio e perché Amantea non è attrezzata per far fronte a questa eventualità in un periodo in cui si cerca di far risorgere l’economia estiva, la situazione precipita con le rimostranze della gente riunita sulla statale. Nella giornata di oggi (ore 10) appunatmento davanti al Comune, vogliono far sentire le proprie ragioni ai commissari che guidano la cittadina amanteana e vogliono sapere cosa ha deciso il vertice tenuto dal prefetto. Amantea è sempre stata solidale e non è una mobilitazione razzista, ma perché il fatto del contagio preoccupa tutti e poi la scelta di una struttura non idonea causa ancora maggiore malcontento, infatti le due signore che accudiscono il luogo si sono visti arrivare dalla costa Jonica questi migranti infetti e sono dovuti rimanere anche loro in isolamento. Una situazione insostenibile e si chiede chiarezza, chi ha dato l’ordine di trasferimento ad Amantea di questa gente e chi ha accettato di buon grado di accoglierli. La popolazione è esasperata dopo questi mesi di locdown. In attesa di come evolveranno le cose, la gente è pronta a continuare la mobilitazione mettendo in crisi il sistema. Intanto la governatrice della Calabria, Jole Santelli, si rivolge direttamente al premier Conte ed al governo per intervenire e se non riceverà indicazioni soddisfacenti bloccherà l’arrivo dei migranti nella regione. E’ una situazione esplosiva che minaccia l’ordine pubblico e che rende maggiormente rovente l’estate di per se calda climaticamente, ma poco rispondente a quel turismo che stenta a decollare per paura del contagio. Anche perché ascoltando i virologi a livello nazionale, la pandemia non è finita e bisogna tenere alta la difesa e lo stesso Giuseppe Conte ha prorogato sino a fine anno limitazioni per salvaguardare possibili assembramenti e contagi che continuano ogni giorno a verificarsi specie con gli asintomatici che se ne vanno in giro dappertutto e di chi non rispetta più l’uso della mascherina. Situazione incandescente ad Amantea che preoccupa la comunità che non accetta imposizioni e si mobilita se occorre anche ad oltranza.

Ermanno Arcuri