ACRI: DOCENTI IN QUIESCENZA ALL’ISTITUTO GB FALCONE

La scuola italiana programma la riapertura in settembre con le dovute precauzioni a causa del coronavirus. E’ da molto tempo che gli studenti non frequentano le aule, ancora per molto dovranno limitarsi a condividere una classe che ha necessità di spazi diversi, di momenti differenti, di vita scolastica che cambia in virtù della sicurezza. Sui social ed in tv si sentono luminari che parlano di virus ormai addomesticato, niente di più sbagliato, purtroppo questa triste e tragica esperienza ce la porteremo per chissà quanto tempo e le misure precauzionali non sono mai troppe osservando la curva della pandemia. Aumentano casi di contagi in Catalogna regione della Spagna, nei Balcani, con giovani che ritornano dalle vacanze infettati, per non parlare degli Stati Uniti, del Brasile, dell’India che vantano un numero elevatissimo di decessi come la stessa Bolivia. In un quadro così triste e per alcuni versi “asintomatico”, persone che trasportano il virus ed infettano altri, ci sono le Istituzioni ad ogni livello che trovano la maniera di andare avanti e di applicare le giuste misure. La scuola calabrese farà suonare la campanella il 24 settembre, ma in questa atmosfera nuova e possiamo dire anche da incubo, ci sono docenti che concludono il loro lavoro e lo fanno dignitosamente in un periodo così nefasto per la società mondiale. E’ il caso di alcuni docenti dell’Istituto tecnico “GB Falcone” di Acri, tra questi il vicepreside Gennaro De Cicco, che si rivolge ai ragazzi e ai colleghi durante la sobria cerimonia per il pensionamento. “Cari amici - afferma il professore Gennaro De Cicco – il delicato momento che stiamo attraversando ha stravolto le nostre abitudini. Vi informo che oggi il consueto cerimoniale scolastico dei docenti in quiescenza si è svolto in sordina, considerato che la prima regola da rispettare, anche in questa circostanza, è stato il divieto di assembramento. Avrei voluto ringraziarVi personalmente – dichiara il noto docente De Cicco – per il piccolo grande pensiero che mi avete offerto. Un regalo che ho accettato con tutto il cuore. Lo terrò stretto fra le cose più care, con la promessa e il dovere di ricordarVi sempre. E con la consapevolezza di avere trascorso all’Istituto Falcone gli anni più belli della mia vita. Grazie. Un abbraccio”. Parole che lasciano il segno, che sono condivisibili, perché il lungo e proficuo lavoro formativo ha fruttato negli anni generazioni pronte a diventare classe dirigente. Chi meglio dei professori possono conoscere il valore, la qualità e la crescita della società. In un momento così anomalo che nessuno mai poteva immaginare capitasse, la scuola, grazie al preside Franco Murano, alla vicepreside Mazzuca ha voluto fare una cerimonia soft proprio per via del Covid-19. In pensione sono andati don Sergio Groccia, molto conosciuto nell’ambiente ecclesiastico, parroco a Duglia, sempre presente nel sociale, assieme a Groccia e De Cicco anche l’ingegnere Franco Spina e la prof.ssa Giulia Cozzolino, per tutti e quattro un omaggio da parte di tutto il personale docente e non un bell’orologio. La cerimonia si è svolta presso la biblioteca dell’Istituto alla presenza di pochi colleghi docenti e personale amministrativo, dell’ex preside Giuseppe Giudice e del presidente Fondazione V. Padula, Giuseppe Cristofaro. L’Istituto Falcone garantisce diversi indirizzi e percorsi innovativi, come quello Amministrazione, Finanza e Marketing con articolazione in Sistemi Informativi Aziendali; Turismo; Costruzione Ambiente e Territorio; Grafica e Comunicazione; Liceo delle Scienze Umane con opzione economico-sociale. Inoltre, gli alunni possono frequentare corsi post-diploma per finalizzare la propria preparazione e accedere a qualsiasi facoltà universitaria.  

Ermanno Arcuri