A COSENZA “IO E IL MOSTRO” IL LIBRO DI ROBERTA GUZZARDI

E’ la prima volta che scrivo di Roberta Guzzardi, un cognome che incide molto nel panorama editoriale, perché il cugino, Demetrio, ha una sua importante casa editrice (Progetto 2000), pubblica molti autori locali che sperano e pensano di diventare scrittori affermati. Poi c’è il papà, Renato, professore di matematica all’Unical ed in altri Atenei, ritenuto geniale per le sue sperimentazioni in cabina di regia, così come a portare avanti il mondo arbëreshe che gli appartiene da sempre. Ma se di Renato Guzzardi ho scritto molto, per stima, affetto e complicità in mille avventure che hanno il sapore dei film “Amici miei”, della giovanissima Roberta, che vive a Roma, in attesa di conoscerla meglio si può dire che con il suo libro, edito da Fabbri, ha veramente avuto un grande successo. La conoscenza della psicologa Roberta, maturata presso il Casale in San Demetrio Corone, ha destato sin dall’inizio molta attenzione e apprezzamento. Ragazza socievole e nello stesso tempo libera di spaziare nella cultura ereditata da genitori, entrambi professori, ma che anche grazie alla sua applicazione nel maturare attraverso lo studio, fa leva sulla genialità e sull’inventiva. Ai giorni nostri le giovani donne sono attraenti e belline, cercano notorietà per lo più nei concorsi di bellezza, però ci sono sempre le altre, chi, invece, sceglie una strada diversa nella vita. E’ l’esempio di Roberta Guzzardi, che presenterà il suo libro “Io e il Mostro”, il prossimo sette dicembre presso l’Hotel Royal a Cosenza. In verità in quella data sarà presentato anche il libro di Mauro Santoro “La Madonna del Carmine che sconfigge il drago”. Se di questo secondo libro l’autore parte dalle origini del culto del martedì dopo Pasqua a Terravecchia, l’autrice di “Io e (il) Mostro, tratta storie di dubbi, paure, amore e altre mostruosità. Il mostro e il drago, per una piacevole serata all’insegna della cultura. Il libro di Roberta richiesto anche in altri paesi europei, recentemente si vorrebbe tradurlo anche in cinese e così entrare nel mercato più grande del pianeta. Sono tante le immagini che si trovano disegnate nelle pagine, probabilmente questa capacità ereditata dal papà, sembra che sono proprio questi disegni ad attirare la curiosità del lettore. Ma chi sarà questo mostro? “Capii che il mostro era, in realtà, la rappresentazione della mia ombra – così dichiara l’autrice Guzzardi - di quella parte scomoda contro cui lottavo da una vita e con la quale non ero ancora davvero riuscita a venire a patti. Ma capii anche che la sua intenzione non era affatto quella di sabotarmi, incasinarmi o contrastarmi, come avevo sempre pensato, anzi! Voleva aiutarmi! Il problema allora non era il mostro, il mio lato buio, quanto la mia incapacità di porgergli attenzione, di portarlo alla luce e dargli modo, così, di svelarmi, in se stesso, la mia identità”. Roberta Guzzardi è su Instagram (@rob_art_illustrazioni), nella vita fa la psicoterapeuta e l'illustratrice. Da sempre appassionata di disegno, ha unito questo talento alle sue competenze professionali per parlare di emozioni, pensieri, paure e “mostri” attraverso vignette che raccontano il nostro mondo interiore. Così è nato Mostro, un personaggio immaginario che si relaziona con la protagonista, una ragazzina: lei si pone domande, riflette, ha spesso dubbi e Mostro le risponde, in un modo semplice ma efficace, con tenerezza, ironia e sensibilità. E le sue risposte aiutano. I concetti più oscuri diventano chiari e le immagini permettono di fare luce sulle ombre che spesso a parole sono difficili da esprimere. Un libro per guardarci dentro senza paura, per imparare che non siamo soli con le nostre difficoltà, le nostre emozioni, i nostri dubbi e i nostri sentimenti. E che vale sempre la pena di affrontarli. Si può definire un libro terapeutico per tutti, perché i sentimenti ed anche le fobie sono il sale e l’aceto, lo zucchero ed il miele della vita privata di ogni essere umano. Piccoli o grandi i “concetti più oscuri” se curati ed affrontati nel giusto modo possono diventare chiare immagini per superare le brutte giornate, quei momenti no che la vita ti riserva e anche quel periodo che sembra andare tutto male o viverne altri di felicità. Dentro di noi c’è sempre quell’io che ti conosce bene e che se viene ascoltato ti sa guidare, sa indirizzare, ti aiuta a pianificare meglio la vita. Ne sapremo di più ascoltando i relatori: Maria Pia Funaro, Loredana Gaudio, Pino Sassano, Nunzio Scalercio, suor Silvia Liguori, Paola Morano e Simonetta Feraudo. La loro analisi e relazione ci farà capire meglio i due volumi che saranno presentati assieme. Il tutto è inglobato nella “Settimana della cultura calabrese”, che farà registrare altre presentazioni. La cultura non si ferma, non ha limiti, continua ad essere guida maestra per quanti di essa si nutrono per vivere meglio. Se non resta che ascoltare le emozioni degli stessi autori, ci piace ricordare che, Renato Guzzardi, ha creato entusiasmo a San Marco Argentano, concludendo un convegno su Dante, affermando che di emozioni se ne possono acquistare un’infinità, perché sono gratis e servono a dare gioia al proprio cuore, a sostenerlo nei momenti di sconforto e tracciare il vero percorso di vita. Dunque, alla presentazione si va anche per acquistare emozioni, che a volte possono far piangere per poi sorridere. Che vita sarebbe senza farci contaminare dai sentimenti? Semplicemente delle macchine. Il tuo, caro lettore, ha un nome il mostro che ti aiuta?    

Ermanno Arcuri