“ A CASTROVILLARI # LA RISORSA TERRA E LA RISORSA UOMO# IN UNA FULL IMMERSION DEL CENTRO CULTURALE “ANGELONI” CON IL GIA’ DOCENTE UNIVERSITARIO DI GEOGRAFIA ALL’UNICAL PIERO GAGLIARDO”

La risorsa Terra e la risorsa Uomo” è stata la conversazione di approfondimento, sul bene ambiente e sul bene persona, pensata e proposta dal Centro culturale “Angeloni “ di Castrovillari, nel salone “Varcasia” adiacente la Parrocchia di San Francesco di Paola, venerdì pomeriggio, 14 febbraio, a cui ha dato il proprio contributo    il docente universitario, Piero Gagliardo, già ordinario di Geografia presso l’UNICAL di Cosenza.

Ad introdurlo la psicologa, Carla Bonifati, che ha richiamato la portata del tema in questo frangente storico, aggiungendo che la decisione di soffermarsi ancora sulla delicata questione era stata suscitata dal precedente incontro a più voci sul “ cambiamento climatico”.

L’appuntamento, così, è stata l’occasione per osservare, partendo dalla scienza, passando per la ricerca e studi costanti, finendo alla letteratura con i tanti testi dedicati, ciò che accade e che crea timori , a causa degli sconvolgimenti che si registrano, ma che, se guardati con lo spirito, capacità ed occhio giusti, possono essere affrontati e accompagnati con quella “ecologia umana" che rende meglio l’esistenza tra risorse naturali e modelli di sviluppo in una sfida di civiltà a tutto campo che rivede il nesso tra dignità dell'uomo e rispetto dell’umana dimora.

L'uomo d'oggi – non a caso ci ricorda a tal proposito la Lettera enciclica Redemptor hominis (1979) di Giovanni Paolo II- sembra essere sempre minacciato da ciò che produce, cioè dal risultato del lavoro delle sue mani e, ancor più, del lavoro del suo intelletto. Deve nascere, quindi, un interrogativo: per quale ragione questo potere, dato sin dall'inizio all'uomo, potere per il quale egli doveva dominare la terra, si rivolge contro lui stesso? L'uomo sembra spesso non percepire altri significati del suo ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ai fini di un immediato uso e consumo. Invece, era volontà del Creatore che l'uomo comunicasse con la natura come "padrone" e "custode" intelligente e nobile, e non come "sfruttatore" e "distruttore" senza alcun riguardo.”

Appunto, tra altri, che fa intendere, provocando, come bisogna stare di fronte alla realtà tra cambiamenti e correlazioni che anche la nostra Terra vive attraverso le mutazioni nelle epoche dove l’Uomo ha inciso con la sua opera.

Fattore questo al centro della conversazione, più in generale, per comprendere, con l’aiuto di riferimenti di conoscenza, documentazioni, valutazioni sul mondo industriale e sistemi di produzione, dati, rapporti matematici e letture grafiche, ciò che sta vivendo il sistema terrestre tra inquinamento, clima e influenza della “co2- anidride carbonica-” sul “respiro naturale” del pianeta, fatto pure di oceani, ghiacciai, acqua ed a rischio di desertificazione a causa di uno “spegnimento” preoccupante dei terreni rurali, quelli che donano prodotti agli uomini per il loro nutrimento.

Da qui una serie di rilevamenti richiamati attraverso l’enunciazione di principi, studi internazionali effettuati da ricercatori a più livelli in appositi gruppi di lavoro e suscitati da convenzioni e protocolli mondiali per andare in soccorso dei cambiamenti in atto, dell’effetto serra a causa delle emissioni di gas nell’atmosfera provocate dalle attività umane, di ciò che accade alle varie latitudini (fra colpe e responsabilità) e che la natura registra, sempre più, anche a certe altitudini, nelle modificazioni determinate dall’ambiente riscaldato.

L’appuntamento, grazie alle valutazioni e testimonianze del docente nonché rappresentate in alcuni apporti dei partecipanti, ha rilanciato l’importante ruolo di ciascuno nel quotidiano per l’esistente, che non può prescindere dall’attenzione e dalla coscienza della persona nel saper guardare, mettendosi, seriamente, in relazione.

Quello che c’è in gioco non è poco: è trasmettere un pianeta abitabile per l’umanità che verrà dopo di noi. Ecco perché riflettere sugli stili di vita con i suoi nessi e connessi, sui modelli di consumo, di produzione- è stato ripetuto più volte e in vario modo- senza mai perdere di vista i processi di educazione e di sensibilizzazione. Siamo di fronte a una difficile "sfida" in favore del bene comune che necessita di soluzioni le quali sono alla portata di tutti se affrontate con onestà, coraggio e responsabilità. Per questo  la ragione annunciata “di continuare un incontro” con altri programmati.